“Bene i dietrofront di Alemanno, ma Roma continua a sprofondare!”
Che c’entra “Il Municipio XI informa” con il cartellone-selvaggio?

“Roma Capitale: Alemanno e Calderoli giocano con Roma”

11/08/2010

 

 Comunicato Stampa 4 agosto 2010

 “Il riconoscimento di Roma Capitale è stato un primo passo verso la definizione di un assetto politico-amministrativo della Città e della sua Provincia più adeguato alle attuali esigenze – afferma il Presidente del Municipio Roma XI, Andrea Catarci – . Dopo il primo decreto attuativo approvato dal Governo Berlusconi, le marginali modifiche ad esso apportate dal Consiglio comunale e le polemiche di ritorno da parte del Ministro Calderoli, più che ad un fondamentale processo di cambiamento istituzionale sembra di assistere ad una banale polemica sul numero dei Consiglieri e degli Assessori comunali, con divagazioni accidentali sui costi della politica. Si sta riducendo il rilevante passaggio a uno squallido teatrino, con le immancabili randellate leghiste a colpire Roma ed il consueto atteggiamento arrendevole del Sindaco Alemanno”.

 

 

“I Municipi sono accuratamente mantenuti ai margini di una discussione che invece dovrebbe averli tra i protagonisti – prosegue il Presidente Catarci -, se è vero che il loro rafforzamento e la loro trasformazione in Comuni metropolitani, insieme alla definizione della Città Metropolitana, doveva essere uno degli aspetti più rilevanti da sviluppare. Invece se ne ricorda solo la Provincia, subordinando al loro potenziamento il parere favorevole al decreto. Per il resto compaiono si fa a gara ad indovinare a quale numero devono essere ridotti: 9, 12, 15, tombola! Senza un progetto complessivo è un po’ come pensare che diminuendo il numero delle ASL si possa ridefinire il Sistema sanitario e il suo funzionamento…”

 

“Negli ultimi anni nessuno, singolo o forza politica, esprimeva dubbi circa l’opportunità di decentrare funzioni e strumenti di intervento ai 19 Municipi – conclude il Presidente Catarci – . Ora, alla prova dei fatti, tanti decentratori parolai si sono trasformati in dichiarati o silenziosi avversari degli Enti di prossimità”.

 

 

 
 

Leggi anche