Comunicato del 24 aprile 2011
Ci sono voluti 3 giorni e 2 notti, è stato necessario vedere famiglie
separate a forza, portoni e cancelli di chiese sbarrate, facce disperate
che di ora in ora accrescevano il proprio sgomento, ma alla fine la
soluzione per i senza fissa dimora, che si sono riversati nella Basilica,
è arrivata. Per iniziativa della Caritas di Roma saranno ospitati
provvisoriamente in una struttura in cui non dovranno subire il doloroso
distacco degli uomini da donne e bambini che Sindaco ed esponenti
dell’amministrazione capitolina si sono ostinati sadicamente a voler
riservare loro. La Giunta Alemanno, che ha causato l’emergenza di San
Paolo con i suoi inumani e illogici sgomberi senza alternativa, non è
stata in grado di trovare neanche una soluzione per far ritornare alla
normalità la Basilica. Per evitare altri episodi del genere, si auspica,
perlomeno, che il Sindaco abbia capito quanto è urgente bloccare il suo
piano nomadi e riscriverlo completamente all’insegna dell’integrazione.»
dichiara il presidente del Municipio Roma XI, Andrea Catarci.
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Comunicato del 23 aprile 2011
Rom – San Paolo: la Basilica chiude fuori tutti
«Anche questa notte le famiglie Rom rimarranno a San Paolo, 50 persone nel
chiostro della Basilica di San Paolo e altrettante dormiranno all’aperto
nei giardini di fronte. Le porte della Basilica si sono chiuse per tutti,
tanto che alcune persone giunte lì per delle cerimonie religiose,
trovatesi davanti agli ingressi sbarrati, hanno rinunciato ad effettuare i
battesimi che avevano programmato. Si auspicava nella Santa Sede per
aprire uno spiraglio nella completa indifferenza di Sindaco e Giunta
capitolina, ma intolleranza e muscolarismo sembrano aver contagiato anche
alcuni ambienti ecclesiastici. Il risultato che purtroppo si deve
registrare è che 50 persone, tra cui 15 minori, passeranno la nottata
sotto l’acqua, per l’assenza delle tende fatte smontare grazie ad un
ordinanza del Sindaco Alemanno» dichiara il presidente del Municipio Roma
XI, Andrea Catarci.
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Comunicato del 23 aprile 2011
Rom-San Paolo: Saga dell’ipocrisia di fronte alla disperazione
«A San Paolo continua a andare in scena un duplice copione. Da una parte
c’è il dramma di circa 150 senza fissa dimora, donne uomini e bambini che
hanno portato la disperazione dei loro sguardi fin dentro la Basilica,
dopo l’ennesimo, disumano e controproducente sgombero senza proposte
alternative. Dall’altra la saga dell’ipocrisia, con il Sindaco che dalla
via crucis parla di solidarietà verso quei migranti che perseguita, il
Delegato alla Sicurezza Ciardi che si vanta dei disastri che sta
contribuendo a determinare, il cattolicissimo Assessore De Palo e altri
della maggioranza capitolina a proporre le indecenti ricette come la
divisione delle famiglie e il rimpatrio con qualche euro di mancia,
accettato solo da pochi nuclei. In mezzo la Santa Sede e le associazioni
cattoliche come la Caritas, stupefatte nel constatare l’indisponibilità
totale della Giunta comunale, la sua irriducibile avversione alle
politiche sociali e di accoglienza e persino all’assistenza umanitaria.
Quel che sta avvenendo a San Paolo è causato dall’insensatezza e dalla
cinica propaganda di un centro destra inadeguato a guidare la città al
punto da metterne a rischio la coesione sociale e la vita associata: che
sono Beni di tutti, romani come migranti.>> dichiara il presidente del
Municipio Roma XI, Andrea Catarci.
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Comunicato del 22 aprile 2011
Rom-San Paolo: Giunta Alemanno incapace di trovare soluzione e fornire la minima assistenza
«Nel chiostro della Basilica di San Paolo ci sono ancora oltre 150
persone, tra cui donne e bambini, che hanno trovato lì un rifugio dopo gli
sgomberi insensati e disumani degli ultimi giorni. La trattativa tra le
famiglie Rom, sostenute da numerose associazioni, e le autorità presenti è
andata avanti fino adesso dalle 14 di oggi pomeriggio. Le proposte
avanzate dai rappresentanti della Giunta Alemanno si sono concentrate
unicamente sullo smembramento delle famiglie presenti con l’offerta di
ospitalità al CARA di Castelnuovo di Porto solo per donne e bambini.
Logicamente rifiutata dai diretti interessati. A nulla è valsa la
richiesta di mantenere unite le famiglie, anche se in reparti diversi
dello stesso CARA. Un segnale di benevolenza è venuto solo dal Vaticano
che, seppur ha chiuso la basilica, ha dato la disponibilità a tutte le
persone presenti di utilizzare il chiostro della chiesa per la notte.
Nonostante la presenza per tutte queste ore, dell’Assessore capitolino
alla Scuola e del Delegato del Sindaco per la Sicurezza, la Giunta
Alemanno è stata incapace di formulare una proposta accettabile e non ha
neppure fornito una minima assistenza. Il Municipio XI, con il supporto
essenziale dell’Associazione Brigata Garbatella affiliata alla Protezione
Civile, sta fornendo acqua e viveri e delle coperte.» dichiara il
presidente del Municipio Roma XI, Andrea Catarci.