Comunicato del 2 agosto 2011
Il Piano Casa della Giunta Polverini è una minaccia per il territorio regionale, favorendo e consolidando la speculazione edilizia e l’abusivismo con conseguenze disastrose per l’ambiente e l’assetto delle città, Roma in particolare. Con esso si dà il via libera alla cementificazione in aree agricole e protette e si consentono ulteriori edificazioni all’interno dei centri urbani, calpestando Piano regolatore e vincoli a tutela dei beni ambientali e paesaggistici.
Il Municipio Roma XI, nel cui ambito ricade circa il 70% di quella perla che è il Parco dell’Appia Antica, si è reso immediatamente conto di quale fosse l’approccio del centro destra regionale. Appena insediato si affrettò a considerare carta straccia i Protocolli d’Intesa finalizzati alla tutela della Regina Viarum ed alla lotta all’abusivismo edilizio promossi dal Municipio Roma XI e sottoscritti dalla precedente Giunta regionale, dall’Ente Parco e dalla Soprintendenza archeologica. Il messaggio inequivocabile, che la tutela di un inestimabile patrimonio ambientale, paesaggistico e archeologico non fosse un terreno d’impegno prioritario, ebbe poco dopo la conferma con lo smantellamento del relativo Ufficio regionale per la Repressione dell’abusivismo Edilizio, un vero e proprio regalo tanto alla speculazione che all’indifferenza di molti Comuni, quello di Roma guidato da Alemanno in testa.
Oggi con il Piano casa si chiarisce una volta di più quali obiettivi persegua la Presidente Polverini: cementificazione incontrollata del territorio e danni all’ambiente, per favorire la speculazione e anteporre l’interesse privato di pochi a quello generale, anche in contesti come quello romano in cui di abitazioni ce ne sarebbero in abbondanza ma purtroppo tantissime restano vuote ed inutilizzate ( circa 130.000 nelle ultime stime). Che anche una parte del PD faccia finta di non accorgersene accettando una sanatoria per le ville a schiera e i garage è particolarmente grave…
Andrea Catarci, Presidente Municipio Roma XI