«Oltre dieci anni di esperienze di lavoro nel territorio, di costruzione di identità e di comunità, di governo locale, talvolta di partecipazione e autogoverno insieme al tessuto vivo dei quartieri. I Municipi, pur scontando sempre la diffidenza del Campidoglio, il personale e i bilanci clamorosamente insufficienti, la negata autonomia patrimoniale e di bilancio, si sono man mano consolidati come l’ossatura della macchina amministrativa capitolina, in primis per il rapporto diretto con la cittadinanza e la capacità di problem solving accresciuta sul campo. Poi è arrivato Alemanno coi suoi barbari. Alla faccia del decentramento sbandierato a parole, il centro destra ha iniziato la demolizione sostanziale degli Enti territoriali, prima privandoli da tre anni di un bilancio in tempi ordinari e ragionevoli, poi con la bugia e la delegittimazione sistematica, ora con gli smembramenti territoriali. Piccoli amministratori come il Sindaco Alemanno e gli Assessori giocano ad atteggiarsi a statisti in maniera becera ed autoritaria, ma stanno ancora alla bozza formulata da Cutrufo e per giunta senza avere ancora mai discusso con le rappresentanze elette democraticamente nei Municipi, li riducono a 15, dividono quartieri e zone che hanno imparato con fatica a crescere e insieme a superare disagi, costituiscono nuove aggregazioni unicamente per presunti vantaggi elettorali. Il Municipio XI è nemico e perciò viene smembrato, così suona il ruggito d’agnello di una destra allo sbando, incapace di confronto e persino di pensiero. Perderanno lo stesso, sia a Roma che nei Municipi e a livello nazionale, ma i colpi di coda in stile Repubblica di Salò che sono propri di Alemanno e dei suoi, possono fare davvero tanti danni. All’altra Roma, Municipi, movimenti, terzo settore, forze politiche democratiche, il compito di limitarli, con mobilitazioni ad oltranza, proposta, iniziativa e resistenza». Lo dichiara, in una nota, il presidente del Municipio XI Andrea Catarci.
MUNICIPI: «ALEMANNO COMPLETA KILLERAGGIO»
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