Comunicato stampa 02 settembre 2011
“L’indecente spettacolo attorno manovra d’agosto continua ad andare in scena, con continui ripensamenti del centro destro sulle misure da adottare. Certo è il bersaglio del trio Tremonti-Bossi-Berlusconi, che intendono far pagare la crisi ai settori sociali già colpiti duramente in questi anni, come: gli Enti locali, i dipendenti del pubblico impiego, gli operai e i lavoratori precari, le famiglie, i ceti medi in crisi a rischio impoverimento e i pensionati.” – dichiarano Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma XI e Carla Di Veroli, Assessora al Lavoro del Municipio Roma XI
“Nella manovra c’è di più. Nella confusione generale si è colta l’occasione per inserire delle misure che poco hanno a che fare con il risanamento del debito, ma che mirano unicamente allo distruzione del sistema di tutele del mondo del lavoro e allo smantellamento dei servizi pubblici. Ne sono un esempio emblematico le norme per il superamento dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (quello che impedisce il licenziamento per ingiusta causa nell’azienda sopra i 15 dipendenti) – continua Di Veroli – e l’abolizione, infine, delle festività laiche (come il 1° maggio e il 25 aprile). Si interviene sui servizi e sui beni comuni locali con l’obbligo di privatizzazione delle aziende municipalizzate, alla faccia dei 27 milioni di persone che all’ultimo referendum si sono espressi in maniera contraria.”
“Siamo di fronte ad una manovra iniqua che non va a colpire i responsabili reali della crisi, speculatori finanziari ed evasori. Non tocca i grandi patrimoni e tanto meno i privilegi, come nel caso dei beni non legati al culto della Chiesa Cattolica – aggiunge Catarci – , che praticamente rimangono ancora una vota esenti da ogni possibile prelievo fiscale.”
“il Sindaco Alemanno, novello Giano bifronte, si barcamena tra l’essere alto esponente della maggioranza di centro destra e oppositore improvvisato. Il suo gioco non è credibile, Roma è stata duramente colpita nei tre anni di ostilità leghista e berlusconiana. I risultati per Roma sono evidenti, insulti, tagli e discredito. La Giunta del Municipio Roma XI, al contrario di Alemanno – – concludono Catarci e Di Veroli –, ha sempre avuto chiaro chi sono i responsabili dell’attuale situazione e pertanto nella seduta del 1°settembre ha aderito ufficialmente allo sciopero generale del 6 settembre.”