«Stamattina, nel corso della commissione Trasparenza e Garanzia, alla presenza di uffici e cittadini è stato trattato il tema del Casale di via di Grottaperfetta». A dichiararlo in una nota Massimiliano Valeriani presidente commissione Trasparenza, Andrea Catarci e Alberto Attanasio Presidente e vice presidente XI municipio. «Questo casale è stato recuperato dal consorzio Tor Carbone – Fotografia nell’ambito dell’edificazione del comprensorio omonimo e, come chiaramente espresso dalla convezione con il Comune di Roma, doveva essere destinato a »servizi ricreativi di quartiere«. Ma, da quanto è emerso in sede di Commissione, il sindaco Alemanno, con l’ordinanza n.82 del 2009, ha sottratto il bene alla cittadinanza e l’ha consegnato all’assessorato scuola famiglia per farne »un centro documentale«. L’assessorato a sua volta l’ha girato all’Agenzia comunale per le tossicodipendenze», struttura, tra l’altro, che in un momento di crisi come questo, ha 4,5 milioni di euro da mettere a bando – proseguono – Uno di questi bandi, che scade il prossimo 10 ottobre, prevede la realizzazione, proprio nei locali di via di Grottaperfetta, di una comunità giovanile, nonostante a soli 300 metri dal Casale, ci sia una struttura analoga aperta da anni e ben inserita nel tessuto sociale. Quello che doveva diventare il punto di riferimento per la vita sociale e culturale del quartiere, animato da realtà di base, senza costi per amministrazione, viene trasformato come sede di un servizio che costerà alle casse capitoline 135.000 euro per 21 mesi, più i costi di una guardiania temporanea di 40.000 euro per 7 mesi, più, ovviamente, il casale con il suo parco annesso”.
“A pensar male – concludono Valeriani, Catarci e Attanasio – sembrerebbe un’operazione di sperpero con sfumature clientelari, ma, anche a non essere maligni, il risultato dell’arroganza del sindaco è intollerabile. Si tratta a tutti gli effetti di un’occupazione «legale», ma «sfacciatamente abusiva». Sarebbe opportuno fermare tutto e riportare un pò di quiete nel quartiere”