Andrea Catarci

I Municipi a difesa di Acea e della democrazia

Comunicato stampa del 2 maggio 2012

Meno di un anno fa, in occasione del voto referendario per l’acqua bene comune, più di 1.200.000 romani si sono espressi per l’estromissione dei privati dalla gestione del servizio idrico (e di altri servizi essenziali) e per l’eliminazione di quella parte della tariffa che consente di ricavare profitti, incidendo sulle bollette per il 10%-20%.

A quasi un anno dal voto la Giunta Alemanno non si è attivata per la riduzione dei costi per i cittadini e sta portando avanti la privatizzazione dell’azienda, attraverso la vendita-svendita del 21% delle quote azionarie, in palese opposizione ai pronunciamenti referendari.

I Municipi, che di questa città costituiscono il livello di rappresentanza più vicino ai cittadini, non possono restare in silenzio di fronte a tanta scelleratezza. Sentiamo il dovere, al contrario di Alemanno, di riproporre il carattere pubblico dei servizi urbani, unito a forme di partecipazione e di controllo dal basso che proprio gli Enti territoriali possono garantire.

Per questi motivi – sostenere la necessità che i servizi essenziali siano pubblici, fermare la svendita di Acea, per denunciare lo stravolgimento dell’esito referendario –  in vista della Manifestazione del 5 maggio ‘Roma non si vende’, promossa da un ampio arco di forze politiche e sociali, saremo in Piazzale Ostiense giovedì 3 maggio, dalle ore 10,30, a protestare sotto la sede di Acea.

 

I Presidenti dei Municipi I – III – V – VI – VII – IX – X – XI – XV – XVI – XVII

Orlando Corsetti, Dario Marcucci, Ivano Caradonna, Giammarco Palmieri, Roberto Mastrantonio, Susy Fantino, Sandro Medici, Andrea Catarci, Gianni Paris, Fabio Bellini e Antonella De Giusti

Meno di un anno fa, in occasione del voto referendario per l’acqua bene comune, più di 1.200.000 romani si sono espressi per l’estromissione dei privati dalla gestione del servizio idrico (e di altri servizi essenziali) e per l’eliminazione di quella parte della tariffa che consente di ricavare profitti, incidendo sulle bollette per il 10%-20%.

A quasi un anno dal voto la Giunta Alemanno non si è attivata per la riduzione dei costi per i cittadini e sta portando avanti la privatizzazione dell’azienda, attraverso la vendita-svendita del 21% delle quote azionarie, in palese opposizione ai pronunciamenti referendari.

I Municipi, che di questa città costituiscono il livello di rappresentanza più vicino ai cittadini, non possono restare in silenzio di fronte a tanta scelleratezza. Sentiamo il dovere, al contrario di Alemanno, di riproporre il carattere pubblico dei servizi urbani, unito a forme di partecipazione e di controllo dal basso che proprio gli Enti territoriali possono garantire.

Per questi motivi – sostenere la necessità che i servizi essenziali siano pubblici, fermare la svendita di Acea, per denunciare lo stravolgimento dell’esito referendario –  in vista della Manifestazione del 5 maggio ‘Roma non si vende’, promossa da un ampio arco di forze politiche e sociali, saremo in Piazzale Ostiense giovedì 3 maggio, dalle ore 10,30, a protestare sotto la sede di Acea.

 

I Presidenti dei Municipi I – III – V – VI – VII – IX – X – XI – XV – XVI – XVII

Orlando Corsetti, Dario Marcucci, Ivano Caradonna, Giammarco Palmieri, Roberto Mastrantonio, Susy Fantino, Sandro Medici, Andrea Catarci, Gianni Paris, Fabio Bellini e Antonella De Giusti

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