Andrea Catarci

Anagrafe: dal Campidoglio tante bugie e resta il caos

Comunicato Stampa 11 luglio 2012

Anagrafe: dal Campidoglio tante bugie e resta il caos

“Per gli Uffici anagrafici dall’Assessore capitolino Cavallari arrivano parole e direttive ma non quello che davvero serve: il personale. Nell’ultimo atto si invita a uniformare gli orari, a permettere l’accesso illimitato degli utenti, a organizzare la pre-accoglienza e si comunica la disponibilità a fornire di delega di firma altri operatori di sportello, senza inviare nei territori nemmeno un’unità aggiuntiva.”

“A parte l’ultima misura, proposta nell’ultima riunione in Assessorato dal Municipio Roma XI, per il resto si tratta di raccomandazioni superflue e controproducenti. Superflue perché la pre-accoglienza in molti Municipi già si fa, mentre l’uniformità degli orari arriva in un quadro ormai compromesso: o non sa l’Assessore Cavallari che c’è persino un Ente territoriale che non emette carte d’identità a chi non è residente nello stesso Municipio, contravvenendo alla norma ed alla prassi? Controproducenti, infine, perché l’accesso illimitato in assenza di un reale potenziamento del servizio non farà che esasperare ulteriormente gli animi. Il contingentamento dell’afflusso con i numeri è necessario nei momenti di massima affluenza, per garantire il diritto al cittadino di ricevere un servizio in tempi ragionevoli e per rispettare le norme a tutela della salute e sicurezza.”

“Già si era chiesto agli Enti territoriali di razionalizzare la macchina, concentrando il personale agli Uffici anagrafici e sguarnendo quei servizi sociali, scolastici, tecnici e del commercio dove le carenze sono altrettanto gravi. In tal modo Cavallari ignorava la necessità basilare di formazione dei dipendenti, testimoniata dal fatto che per delegare alla firma è prevista un’apposita Ordinanza del Sindaco. Ma soprattutto ammetteva il suo fallimento: ai dipendenti che si trovano negli Assessorati e nei Dipartimenti centrali, dove i carichi di lavoro sono molto meno consistenti che non nei Municipi e le unità sono molte di più, l’Assessore non faceva alcun riferimento. Lì si che si potrebbero sfoltire le presenze per rafforzare i Municipi. Potrebbe iniziare proprio dalla sua segreteria, dove figurano ben 20 dipendenti a fronte dei 15 previsti dal Regolamento capitolino. Per non parlare dei consulenti, degli operatori delle Aziende comunali che affollano i Dipartimenti della Mobilità, dell’Ambiente, della Cultura, della Sovrintendenza, dell’ultima ondata di interinali che è stata collocata negli Uffici del Patrimonio ed in altri Dipartimenti. Evidentemente per l’Assessore Cavallari è troppo complicato razionalizzare davvero la distribuzione del personale tra il Campidoglio e gli Enti Territoriali. Meglio rigettare il peso gestionale sui Municipi e dare l’ennesima dimostrazione di irresponsabilità e di noncuranza per gli interessi della collettività, lasciando i servizi nel più completo caos.” – dichiara Andrea Catarci, Presidente Municipio Roma XI

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