Andrea Catarci

Ex Fiera, col Piano Casa si fa un regalo ai poteri forti

Comunicato del 15 gennaio 2013

Ex Fiera, col Piano Casa si fa un regalo ai poteri forti

“All’ex Fiera il Sindaco Alemanno e l’Assessore Corsini intendono sostituire i vecchi padiglioni con una colata di cemento di quasi 300.000 metri cubi complessivi. Per fare in fretta rifuggono dal confronto e optano per le procedure ‘eversive’ offerte dal Piano Casa, in luogo dell’annunciata variante al Piano Regolatore di cui si parlava nella delibera approvata dalla Giunta. Se indubbi sono i vantaggi per Investimenti spa, la società proprietaria che ha come principali soci la Camera di Commercio, Roma Capitale e la Regione Lazio, altrettanto certe sono le conseguenze funeste per la collettività.

Primo, procedere ad una cementificazione di tali proporzioni rischia di far saltare definitivamente l’equilibrio della zona – già ampiamente compromesso da miopi scelte come quelle che hanno portato alla realizzazione dell’Accordo di Programma nella vicina Piazza dei Navigatori – e la funzionalità di un’arteria indispensabile per la mobilità cittadina come Viale Cristoforo Colombo. Secondo, costruire altre case in una città che ha tantissimi edifici invenduti ed inutilizzati non serve alla cittadinanza; poi prevederle ‘di pregio’ con gli attuali venti di crisi suona anche deridente e beffardo. Terzo, sacrificare il complesso per coprire una parte del buco accumulato dalla nuova Fiera è una scelta inefficace e di corto respiro, che non risolve i problemi economici del polo fieristico e priva definitivamente la città di un’area di grande valore strategico. Quarto, prevedere di realizzare l’housing sociale sui terreni di Investimenti spa, intorno all’autostrada Roma-Fiumicino, suona come un’autentica presa in giro, se è vero che gli stessi vertici della Fiera hanno più volte denunciato il lento ‘inabissamento’ dei padiglioni e l’instabilità dell’intero quadrante.

Non bastava averla dimenticata per oltre tre anni; averla adibita spesso e volentieri, anche recentemente, a deposito per le emergenze sociali cittadine; aver apparecchiato un lauto banchetto per quasi 300.000 metri cubi; aver ignorato completamente l’idea progettuale elaborata dal Municipio XI insieme ad Associazioni e Comitati locali, dove si propone un tetto massimo di 120.000 metri cubi e un cambiamento delle funzioni previste, privilegiando il direzionale pubblico. Ora la Giunta Alemanno  termina i maltrattamenti pluriennali con il regalo finale ad interessi tanto forti quanto particolari.

L’Assessore Corsini è invitato a non considerare elementi accessori la democrazia e l’interesse generale e per questo è ufficialmente invitato ad un confronto pubblico, in cui potrà spiegare alla collettività  quali ragioni ne muovono l’azione, sempre che ne trovi qualcuna che non siano i soldi…  Dal territorio arriverà di sicuro una dura opposizione ai propositi devastatori del Sindaco e della sua Giunta”

Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma XI

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