Casa, il Ministro Lupi venga a vedere la realtà
“La mobilitazione dei movimenti contro le politiche dell’austerity e della precarietà hanno portato ad un primo ed importante risultato: l’emergenza casa è entrata nell’agenda politica del governo nazionale e per i primi di novembre è previsto un decreto legge ad attuazione rapida per aumentare l’offerta di case popolari, incrementare le risorse dei fondi affitto e morosità incolpevole, sbloccare il social housing con garanzie statali al fondo dedicato. Se all’annuncio seguiranno i fatti, può definirsi una buona notizia, ma la misura è ampiamente insufficiente a fermare il massacro sociale in corso. Non passa giorno che non vi sia una minaccia o un’esecuzione di sfratto, nelle case degli Enti previdenziali trasformati in Fondazioni e delle Casse professionali, come nella giungla del mercato privato. Intanto migliaia di persone costrette dall’indigenza ad occupare ex scuole ed uffici abbandonati continuano a vivere in condizioni indegne e devono pure subire una costante criminalizzazione, per qualche episodio singolo che viene trasformato arbitrariamente in regola.” – dichiara Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma VIII (ex XI)
“Nel Municipio Roma VIII, come nel resto della città che nel 2012 ha visto oltre 7.000 sfrattati, ogni giorni si registra uno o più allarmi sociali e si rischia di vedere altre persone sbattute in strada, in molti casi per le intimazioni che vengono dalle Fondazioni, già Enti previdenziali, Enpaia in testa. Altro che le famiglie di piccoli proprietari e pensionati vagheggiate dal Ministro Lupi nel tentativo di cercare un’improbabile motivazione per non bloccare gli sfratti, si tratta di casi in cui dirigenze allegre hanno investito in borsa utilizzando i versamenti contributivi ed hanno portato al tracollo le rispettive situazioni finanziarie, che intendono sanare alienando patrimonio e aumentando a dismisura gli affitti degli inquilini.”
“Se non ci crede il Ministro Lupi venga a vedere, mi rendo disponibile ad accompagnarlo nei prossimi accessi programmati dall’ufficiale giudiziario e ad illustrare il drammatico ed insostenibile quadro complessivo. Dopo, però – conclude Catarci -, si deve procedere immediatamente alla moratoria degli sfratti.”