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Commissario e Municipi non pensino di vivacchiare

10/11/2015

campidoglioComunicato del 10 novembre 2015

Commissario e Municipi non pensino di vivacchiare

“Il Commissario Tronca ha ribadito la disponibilità a fare squadra con i Municipi ed ha delineato un’impostazione metodologica basata sul ruolo dei sei subcommissari appena nominati. Le buone intenzioni ci sono, bisogna però evitare l’approccio minimalista che sembra affacciarsi, cioè la tendenza a far scorrere questo periodo fino alle elezioni vivacchiando, cosa che non sarebbe affatto giustificabile: sette-otto mesi sono un periodo abbastanza lungo, si hanno a disposizione fondi provenienti dal Governo nazionale che fino a poche settimane fa per l’ex Sindaco e la Città non c’erano, si hanno deleghe e poteri pieni, o quasi .vanno perciò  perseguiti obiettivi ambiziosi, in particolare sul terreno della manutenzione urbana e della qualità dei servizi pubblici, su cui Roma vive un lungo periodo negativo, su cui in gran parte decide dal Campidoglio e su cui si può intervenire senza per forza scomodare le strategie, da rinviare al prossimo assetto democratico.”

“Al proposito sono urgenti due provvedimenti che proprio in quella Milano da cui proviene il Commissario sono stati utilizzati per l’Expo: primo, una tregua immediata e significativa con tutti i 24.000 dipendenti comunali e quelli delle aziende pubbliche, nonché con i sindacati che li rappresentano; secondo, una modalità semplificata di aggiudicazione dei bandi e delle risorse a disposizione. Non si può infatti ignorare che la guerra tra l’Amministrazione e i suoi  lavoratori rischia di paralizzare del tutto la città nel periodo del Giubileo, come altrettanto chiaro è che il sistema di controlli voluto in particolare dall’ex Assessore Sabella, se pur giustificato dalla situazione ha bloccato e rischia di rendere impossibile anche l’utilizzo delle già scarse risorse economiche. Mentre su 31 cantieri previsti solo pochissimi hanno preso il via, perché non si adottano anche a Roma tali misure straordinarie?”

“Se il Commissario è chiamato a rapidi e decisi passi per smuovere lo stallo attuale, altrettanta responsabilità ricade sui Municipi, ultima enclave romana di democrazia rappresentativa, che debbono uscire dal particolarismo istituzionale e dal silenzio in cui sembra averli consegnati la destituzione coatta dell’ex Sindaco Marino, per assolvere anche ad una necessaria funzione cittadina.” – dichiara il presidente del Municipio Roma VIII, Andrea Catarci.

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