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Pietre d’inciampo, il M5s dimentica la Pietra per Alberto Di Segni: vergogna

11/01/2017

pietre-inciampo-29COMUNICATO STAMPA 11 GENNAIO 2017

 

Le pietre di inciampo sono le targhe in ottone su sampietrini incastonate nei marciapiedi delle città d’Europa, davanti alle abitazioni di persone deportate dai nazifascisti per motivi razziali, politici, militari e di orientamento sessuale. E’ dal 1995 che l’artista tedesco Gunter Demnig ha promosso l’importante e suggestiva iniziativa. A Roma ci sono già parecchie Stolpersteine, collocate un po’ in tutti i quartieri, tra cui quella nel quartiere Ostiense, in Via Bartolomeo Bossi, alla memoria di Filippo D’Agostino, sindacalista e figura storica del Partito Comunista Italiano, rinchiuso nel Carcere di Regina Coeli, deportato e assassinato a Mathausen.” – dichiara Andrea Catarci, Portavoce Coalizione Civica e di Sinistra Municipio Roma VIII
“Proprio nel quartiere Ostiense, in via del Porto Fluviale, era prevista l’installazione di un’altra pietra, tra le 24 previste a Trastevere al Ghetto, a Porta Pinciana, a Valle Giulia, ed appunto al Porto Fluviale. Avrebbe dovuto ricordare Alberto Di Segni, ebreo romano deportato ad Auschwitz, ma al Municipio Roma VIII la nuova giunta grillina non ha trovato il tempo di aprire la lettera inviata lo scorso 3 novembre 2016 e, per la prima volta dal 1995, l’iniziativa è saltata. Da oggi Roma non ha 24 nuove pietre d’inciampo come previsto, grazie al vergognoso pressappochismo del M5s del Municipio Roma VIII ne ha solo 23, mancando quella per Alberto Di Segni che va recuperata al più presto.” – conclude Catarci.

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