Emergenza abitativa: nel dramma quotidiano sfiorata la tragedia
LETTERATURE PARTIGIANE – Lunedì 11 maggio ore 18

Verde, il disastro attuale deve finire

08/05/2015

Comunicato Stampa dell’8 maggio 2015

Verde, il disastro attuale deve finire

“Nel Municipio Roma VIII la manutenzione dei parchi e dei giardini pubblici è ormai solo un ricordo: da deficitaria com’era si presenta praticamente azzerata da qualche tempo.” – dichiarano Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma VIII e Emiliano Antonetti, Assessore all’Ambiente del Municipio Roma VIII

“Nel Municipio Roma VIII tutti i Parchi e i giardini pubblici, sia quelli di competenza dell’Assessorato comunale all’Ambiente – e del relativo Dipartimento Tutela Ambientale – che i quattro di competenza dell’Assessorato comunale alle Periferie – e del relativo Dipartimento Promozione, Sviluppo e Riqualificazione delle Periferie –, non vengono sottoposti più a manutenzione. Per i 4 richiamati da ultimo, parco Caduti del Mare, parco delle Catacombe di Commodilla, giardino Desiderio Nobels e giardino di Piazza Caduti della Montagnola, l’azzeramento di ogni impegno economico finalizzato alla manutenzione risale al 2010: da allora si è sempre agito su stimoli legati alle emergenze ed ancora si prospetta un futuro all’insegna di una programmazione inesistente degli interventi minimi. Anche le aree di Viale Cristoforo Colombo o quello di parco Schuster, ai piedi della Basilica di San Paolo fuori le Mura – proseguono Catarci e Antonetti -, due dei tanti ‘biglietti da visita’ della città, versano in condizioni costantemente indecenti. Ovunque, malgrado i primi caldi e una sensazione di insicurezza e degrado in aumento, non si effettua più il taglio dell’erba, lo svuotamento dei cestini, l’apertura e la chiusura dei cancelli ove presenti.”

“Pur coscienti delle difficoltà generali, sorge il sospetto di un vero e proprio accanimento, visto che l’Assessorato all’Ambiente e il Dipartimento di riferimento non rispondono a ben note 57 dall’inizio di questa consiliatura. Esse contengono segnalazioni specifiche su parco Sbragia – Salerno, parco Scott, parco Mattia Preti, parco Ferrara – Arena, giardino Samuel Hanhemann, parco Baldini…..; richieste di nulla osta e autorizzazioni necessarie a rendere operative le proposte di associazioni o privati, disposti a offrire manutenzione gratuita e volontaria, che il Municipio fa proprie e sostiene, proprio nel tentativo di colmare qualcuna delle tante lacune: in questo momento è il caso dell’area ludica del parco Don Mario Picchi, che da oltre un mese poteva essere pulita dalla limitrofa associazione sportiva se solo qualcuno si fosse degnato di leggere e dare una risposta; sollecitazioni con cui si chiede di definire e controllare alcune convenzioni con attività commerciali che dovrebbero fornire servizi alla collettività non visibili dalla postazione municipale – continuano Catarci e Antonetti -, in cambio di occupazioni di suolo pubblico o concessioni di aree: è il caso del parco Gregorio Preti nel quartiere Tintoretto Ottavo Colle e del parco Francesco Albani a Tormarancia.”

“In questo per niente edificante contesto si tira avanti, in alcune situazioni, solo grazie alle pulizie volontarie dei cittadini, di cui altre due sono in programma nel fine settimana a parco Scott, nel quartiere Ardeatino, e a parco Pullino, a Garbatella. Esperienze da facilitare e sostenere, non da scoraggiare…”

“E’ evidente il quadro difficoltoso legato alla carenza di risorse, ma concentrandosi su quelle disponibili viene da chiedersi: come si fa ad arrivare candidamente ad ammettere che le precedenti sono esaurite e che le nuove non sono utilizzabili se non da giugno? Chi effettua la programmazione non se ne era accorto prima? E perché non giungono risposte alle lettere, tanto più considerato che, mentre le scelte e i fondi si accentrano nelle stanze del Campidoglio, le lamentele e le proteste si riversano sistematicamente in quelle dei Municipi? Perché invece di apprezzare la disponibilità di soggetti sociali che vengono in soccorso della pubblica amministrazione non si concede loro la minima attenzione?”

“A tutte queste domande si deve una risposta fattiva – concludono Catarci e Antonetti – ponendo fine subito al disastro attuale. Non  per i Presidenti e le Giunte municipali tanto irritati quanto inascoltati; ma per tutti quei cittadini attoniti che non possono più usufruire decentemente di spazi verdi preziosi ed irrinunciabili nel contesto urbano.”

I link per vedere le foto

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