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Comune: i Municipi siano le risorse per Roma

12/11/2015

Roma_-_Municipi_numerataComunicato del 12 novembre 2015

Comune: i Municipi siano le risorse per Roma

 

“I Municipi romani hanno oggi una grande responsabilità su più terreni, primo tra tutti quello propriamente politico. Tutte le maggioranze ed i presidenti sono espressione di un’alleanza, il centro sinistra, che è stata seppellita definitivamente con un paio di colpi violenti assestati dalla scorsa estate, voluti dal governo Renzi  ed eseguiti dal commissario Orfini. Non serve a nessuno vivere in silenzio ed in isolamento i prossimi mesi, come si è fatto nei giorni della defenestrazione dell’ex Sindaco Marino, né agli esponenti municipali né alla città. Può invece essere utile rilanciare idee, progetti e percorsi che materialmente permettano ad esperienze e personalità di tornare ad esprimere protagonismo, senza etichette e sigle dei partiti che hanno di recente fallito clamorosamente nella vita politico-amministrativa capitolina. Può essere importante che a dare il via sia proprio una iniziativa pubblica, promossa da quei soggetti-Municipi storicamente menomati e maltrattati ma ancora in campo, vitali, interpretando una volontà diffusa di superamento dell’attuale stordimento, chiamando a raccolta tutti coloro che sentano l’esigenza di rimettersi a disposizione. Per Roma.” – dichiara Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma VIII

“I Municipi hanno responsabilità sul terreno istituzionale, hanno l’onere e l’onore di mantenere vivo il dialogo nei territori e nella città con i corpi intermedi, con la società civile organizzata, con i movimenti sociali, con le forme nascenti di civismo e di partecipazione,  con la disperazione sociale, con le forze economiche, con il mondo della cultura e con i singoli cittadini, sulla base dei programmi approvati meno di due anni e mezzo fa dal voto popolare. Se rinunciano a farlo, o non ci riescono, si allargherà il divario tra la vita reale e i luoghi della rappresentanza e crescerà ancora la sfiducia. Tale ruolo di ‘animatori democratici’ va esercitato anche sul piano cittadino, nell’interlocuzione con la struttura commissariale guidata dal Prefetto Tronca che è stata incaricata di gestire la fase di transizione, di lunghi sette-otto mesi, in cui il Campidoglio avrà pieni poteri o quasi, fruisce di un’interlocuzione diretta e collaborativa con l’esecutivo nazionale ed ha risorse economiche straordinarie per il Giubileo negate fino a poco tempo fa. Non si può vivacchiare facendo passare il tempo, vanno al contrario  perseguiti obiettivi ambiziosi, in particolare sul terreno della manutenzione urbana e della qualità dei servizi pubblici, entrambe da migliorare tanto ed in fretta.  I Municipi possono e debbono pretendere, per l’interesse collettivo, che dal centro – perché in Campidoglio sono accentrati fondi e decisioni – ci si metta competenza, concretezza e determinazione, dando su tutti i fattori un dinamico contributo.” – continua Catarci

“Si cominci dall’adozione di due provvedimenti, indispensabili in vista del Giubileo ed oggettivamente urgenti, che proprio in quella Milano da cui proviene il Commissario sono stati utilizzati per l’Expo: primo, una tregua immediata e significativa con tutti i 24.000 dipendenti comunali, con le altre decine di migliaia delle aziende pubbliche e i sindacati; secondo, una modalità semplificata di aggiudicazione dei bandi e delle risorse a disposizione, insieme ad una decisiva spinta all’avvio ed alla rapida conclusione dei 31 cantieri per opere pubbliche di cui solo pochissimi hanno preso il via.” – conclude Catarci

 

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