La questione sportiva: diffondere la pratica e sostenere l’associazionismo

Come in altre parti di Roma anche nel nostro Municipio, in particolare a Montagnola, dal recupero di un immobile pubblico abbandonato ed in pessime condizioni è nata e si è consolidata una eccezionale esperienza di sport di base: la palestra popolare. A seguito dei brillanti risultati conseguiti, in particolare per la conquista di un titolo mondiale di pugilato che in Italia mancava da parecchi anni, questo miracolo fatto di passione, sudore ed integrazione si è affermato all’attenzione generale. Le palestre popolari sono strumenti fondamentali per la diffusione della pratica sportiva, come tante altre espressioni dello sport di base nate dal protagonismo dal basso come da associazioni strutturate, che hanno consentito la diffusione di scherma, nuoto, arti marziali, tiro con l’arco, rugby, basket, pallavolo, calcio ed altro ancora. Tutte le realtà impegnate nel settore, in particolare quelle meno strutturate e consolidate sul piano economico ed organizzativo, vanno sostenute con ogni mezzo e condotte ad una logica e ad una pratica di rete in cui mescolare mezzi e competenze, guardando strategicamente al rapporto con gli istituti scolastici. L’aver sviluppato progetti e programmi in comune come le varie edizioni di Natale di Sport, poi, ha permesso di migliorare nell’attività promozionale e nel contatto con le diverse utenze.

Si tratta, insomma, di realizzare nel territorio quelle politiche dello sport su cui da anni c’è stata davvero troppa disattenzione da parte delle ultime Amministrazioni cittadine, ovviando – anche qui – con la collaborazione e la messa a disposizione di strutture ed attrezzature alla scarsità delle risorse economiche.

Le politiche che già si sono perseguite in questi anni e che si intendono rafforzare sono quelle finalizzate a diffondere la pratica sportiva come fattore di crescita individuale e come mezzo di integrazione nella collettività. In particolare si opera per favorire la conoscenza delle discipline meno praticate e per abbattere gli ostacoli socio-economici incontrati da tante persone e famiglie, promuovendo allo scopo singole iniziative nonché convenzioni e accordi duraturi, sulle tariffe o dirette ad agevolare specifiche categorie, sia con le strutture private che pubbliche del territorio.

Si intende tutelare e diffondere, insomma, lo sport organizzato dalle associazioni di base, sostenuto dalle società dilettantistiche, bene comune orientato da valori inclusivi, sinonimo di crescita culturale e fattore capace di favorire l’integrazione sociale. Inoltre, nella propria azione il Municipio si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:

  • integrazione dei fondi relativi allo sport nell’ambito municipale;
  • introduzione della pratica motoria in tutte le scuole elementari;
  • promozione dello sport femminile.

Rispetto agli impianti comunali va segnalata l’accentuazione di una criticità già presente da parecchio tempo: ci si riferisce all’impossibilità per diverse espressioni di sport di base, sviluppate spontaneamente ed attive nei nostri territori per esempio nella forma delle squadre di quartiere, di essere accolte all’interno delle strutture pubbliche presenti in zona. E’ intenzione del Municipio contrastare tali dinamiche e ristabilire regole chiare sul tema degli obblighi verso la collettività dei concessionari. Che, appunto, se vanificati configurano il passaggio da un regime di convenzione ad uno di inaccettabile privatizzazione.