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Grazie Polverini: in pieno inverno, 140.000 persone senza Pronto Soccorso e senza posti letto di area medica – conferenza stampa lunedì 10 gennaio (ore 11,30 all’ ingresso del CTO)

08/01/2011

Comunicato Stampa del 07 gennaio 2011
“Chiude il Pronto soccorso dell’ospedale CTO, con la cittadinanza che si dovrà
ammassare nelle già strapiene strutture del San Giovanni e del Sant’Eugenio.
Nonostante manifestazioni, richieste di incontri, lettere istituzionali e lettere
aperte la Giunta Regionale di centro destra presieduta dalla Polverini procede ad
applicare il suo Piano di riordino, senza ascoltare nessuno e senza riguardo alcuno
per i bisogni socio-sanitari della cittadinanza – dichiara Andrea Catarci,
Presidente del Municipio Roma XI -. Così, dal 10 gennaio, un Pronto Soccorso da
33.000 accessi l’anno non ci sarà più. E non solo. In tutto il Municipio Roma XI,
territorio con uno dei più alti indici di invecchiamento di Roma, non ci sarà più
nemmeno un posto letto di Breve osservazione e di Medicina generale, mentre in altre
parti della città la Giunta Polverini sceglie il rafforzamento di quella sanità
privata che non garantisce a tutti il diritto alle cure.”

“Senza un’analisi dei bisogni, un confronto con l’ente locale  ed un minimo
potenziamento dei servizi territoriali della ASL RMC, che potesse almeno attenuare
la già disperata situazione in presidi sanitari e l’allarmante contrazione delle
risorse sanitarie pubbliche dedicate – specifica il Delegato alla Sanità del
Municipio Roma XI, Antonio Bertolini -, la Giunta di destra disattiva una risorsa
insostituibile come il Pronto Soccorso del CTO  e nel contempo nega ad un territorio
con una popolazione di circa 140.000 abitanti, specie anziana e nel culmine
stagionale delle patologie da raffreddamento, la possibilità di essere curata in una
Breve Osservazione, propedeutica al ritorno al domicilio  od a ricoveri in strutture
lontane meglio specializzate.”

“Con  la conferenza stampa di lunedì 10 gennaio (ore 11,30 all’ ingresso del CTO,
Via San Nemesio), giorno della annunciata chiusura del Pronto Soccorso – conclude
il Presidente Catarci-, si intende testimoniare il disagio per  scelte in tema di
sanità non compatibili con i Livelli minimi di assistenza (LEA) ed organizzare,
assieme alla cittadinanza, a associazioni  e forze sindacali, una grande
manifestazione di protesta in difesa del diritto alla salute, oggi duramente
colpito al CTO.”

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