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Scuola: tagliati il 20% degli istituti scolastici nel Municipio XI

30/09/2011

Comunicato Stampa del 30 settembre 2011

“Si abbatte come una scure devastatrice l’ennesima disposizione del Governo Berlusconi contro la scuola pubblica, con l’obbligo di aggregazione delle scuole materne, elementari e medie, per un numero minimo di 1.000 alunni ad istituto. Un’altra tegola per i quasi 8 milioni di studenti, frequentanti le scuole di Stato, che saranno costretti a subire tagli per 22 miliardi di euro e 87 mila cattedre nei prossimi tre anni. L’obbligo della creazione di scuole ‘giganti’ per il Municipio XI sarà un vero e proprio massacro, con il taglio del 20% degli Istituti Scolastici, ( da 9 a 7 ). In più, si sovraccaricherà il Municipio di compiti e funzioni, senza che Ministero, Regione e Campidoglio abbiano messo a disposizione le risorse per i necessari interventi straordinari.” – dichiarano Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma XI e Nicola Cefali, Assessore alla Scuola del Municipio Roma XI. “Si sconvolge letteralmente l’organizzazione scolastica territoriale, scaricando sugli studenti, le famiglie e l’Ente di prossimità tutti gli oneri di una situazione che non ha nessuna logica, se non quella di distruggere la scuola pubblica a vantaggio dei privati – aggiunge Catarci -.” “Il Municipio Roma XI è costretto ad approvale la delibera di ridimensionamento degli istituti scolastici, con l’obiettivo di salvare il salvabile ed impedire di delegare al Ministero che farebbe dilagare il gigantismo ancora di più: ma insieme ai Dirigenti scolastici, agli insegnati, al personale non docente, alle Organizzazioni Sindacali, agli studenti e alle loro famiglie, invita la Regione Lazio – concludono Catarci e Cefali – a seguire Puglia, Sicilia, Toscana ed Emilia Romagna: si ricorra alla Corte Costituzionale contro una norma che penalizza quel diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione.”

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